S.O.S. Cucciolo: 7 Domande per una Base Sicura (parte 1)

comportamento comunicazione cucciolo educazione Feb 14, 2022

Un cucciolo arriva a casa! Quale gioia più grande? Piccoli, dolci, buffi, bellissimi… e dal profumo inebriante… i cuccioli sono programmati da madre natura per essere irresistibili ai nostri occhi 😊 eppure, l’arrivo di un cucciolo porta con sé anche una grande responsabilità, accompagnata – soprattutto nel caso del primo cane – da tanti dubbi e domande.

È normale che il cucciolo morda? E perché continua a farmi pipì in casa?
Avrò fatto bene a sgridarlo? Quando smetterà di tirare?
Perché non riesco a farmi capire?

Domande lecite, che nulla tolgono all’amore ed istinto di protezione che proviamo per il cucciolo, ma che possono essere fonte di incertezza e frustrazione tanto per i neogenitori quanto per il nuovo arrivato.

Eppure, spesso la risposta – e la soluzione al problema – è più semplice di quanto si pensi! La maggioranza dei cuccioli ‘funziona’ in modo abbastanza prevedibile, e quello che sembra essere un problema insormontabile a dieci settimane di vita, è spesso null’altro che lo specchio naturale dello sviluppo psico-fisico del cane.

Sette dei problemi più comuni che affliggono i ‘neogenitori’ del cucciolo
trovano risposta in questo articolo.

 

L’età del cucciolo: dall’infante al bambino

L’infanzia del cucciolo è una fase intensa ed appagante 😊 poche settimane che racchiudono il potenziale di un’intera vita, il germoglio del rapporto uomo-cane e la base dell’interazione futura tra il cucciolo e il mondo.

A 8-9 settimane, quando arriva nella nuova casa, il cucciolo è già in grado di correre, mangiare, giocare, ed interagire con il mondo esterno. Eppure, è ancora poco più di un ‘bebè’, che necessita di protezione e guida nella sua crescita fisica e mentale. Ma già a 20-24 settimane la fase dell’infanzia si conclude, e il giovane cane comincia a muoversi verso la sua prima fase adolescenziale.  

Così poco tempo!

Se hai la fortuna di aver un cucciolo da accudire e coccolare con te in questo momento – congratulazioni! Goditi ogni momento di questa breve fase, con la consapevolezza di aver aperto la tua casa e il tuo cuore ad una responsabilità affascinante: quella di prenderti cura di un mammifero di un’altra specie, di un animale senziente e dotato di complesse capacità emotive e cognitive.

E se anche tu – come me all’arrivo di Vina – ti senti a volte sopraffatto da questo incarico ed insicuro sul significato di certi atteggiamenti, continua a leggere questo blog per trovare chiarezza su alcuni dubbi comuni.

Hai una domanda o un dubbio che non viene trattata in questo articolo?
Lascia un commento e risponderò al più presto.

L’età del cucciolo è troppo breve ed importante per lasciarci distrarre da insicurezza e frustrazione. Raccogliendo assieme informazioni ed esperienze poniamo la base per una crescita sana ed un rapporto solido tra uomo e cane.

Buona lettura!

 

1.
Il mio cucciolo continua a fare pipì in casa, nonostante io lo porti spesso fuori. Come faccio a fargli capire che non va fatto?

Un cucciolo di 8-9 settimane non è fisiologicamente in grado di controllare la vescica. Il necessario sviluppo fisico e neurologico si completa attorno alle 16-24 settimane di vita. Alcuni cuccioli sono più precoci, altri necessitano di qualche settimana in più. A 12 settimane di vita, un cucciolo è in genere in grado di trattenere la pipì durante il giorno per 2-3 ore. Non ha però ancora la capacità di controllarsi: nel momento in cui si rende conto di ‘dover andare’ ha solo pochi secondi a disposizione prima che la vescica si svuoti!

Questo vuol dire innanzitutto che fino ai 4-6 mesi il cucciolo in larga parte non può decidere se fare pipì in casa o fuori, sul pavimento o sulla traversina. La responsabilità e percentuale di ‘successo’ dipende da noi! 😉

Fortunatamente ci sono alcune regole di base che ci aiutano a prevedere quando il cucciolo dovrà ‘andare’. Ed è qui tutta la magia: più spesso siamo in grado di prevedere i momenti di bisogno e portare preventivamente il cucciolo nel posto designato alla toilette, più velocemente egli imparerà dove è permesso andare e dove no, e si impegnerà a controllarsi (nei limiti dello sviluppo fisiologico naturale) e a comunicarci per tempo le sue necessità.

Quali sono dunque le regole d’oro per evitare incidenti in casa? Si tratta di portare il cucciolo fuori (o nella zona adibita a bagno) ogni volta:

  • non appena si sveglia da un pisolino/fase di sonno
  • subito dopo ogni pappa
  • pochi minuti dopo che ha bevuto
  • appena conclusa una sequenza di gioco
  • …più altre volte extra indipendentemente dai punti sopra 😉

È inoltre indispensabile tenere il cucciolo costantemente sotto controllo (non solo per via della pipì!). Se vediamo che diventa irrequieto, si distrae dal gioco, si allontana da noi ed inizia a girare su sé stesso… è ora di scattare! A quel punto si ha al massimo un paio di secondi a disposizione per tirare su il piccolo e portarlo velocemente ‘in bagno’!

E se succede un ‘fattaccio’ in casa? Non resta altro che pulire (idealmente con un poco di aceto per evitare che l’odore residuo stimoli il cucciolo a fare nuovamente pipì sullo stesso posto) e cercare di prestare meglio attenzione alla prossima occasione. 😊

Durante la notte il livello di attività nonché di somministrazione di cibo e acqua sono ridotti, per cui il cucciolo può trattenersi per un tempo (un poco) più lungo. L’utilizzo di un kennel o cuccia recintata posti accanto al nostro letto possono facilitarci enormemente la vita: il cucciolo, come il cane adulto, ha l’istinto naturale di non sporcare nel luogo in cui dorme, per cui una volta nel kennel cercherà quanto possibile di trattenersi.

Anche qui ovviamente vale che il controllo a livello fisiologico è molto limitato! Ai primi segni di attività o irrequietezza notturna il cucciolo va portato velocemente nel luogo prestabilito per svuotarsi.

Se tutto funziona secondo i piani e il cucciolo riesce ad ‘andare’ nel giardino o sulla traversina, lodiamolo con sincerità ed affetto (e diamoci una pacca sulla spalla per il nostro timing perfetto!) 😊

Con un poco di pazienza e buon spirito di osservazione e reazione, gli incidenti in casa diverranno sempre più rari per annullarsi quasi completamente a partire dal quinto o sesto mese di vita. E con ogni nuovo successo aumenterà la fiducia del cucciolo in sé stesso e nei suoi nuovi partner umani.

 

2.
Il mio cucciolo non vuole uscire a passeggiare. Appena arrivati al cancello/porta di casa si blocca e non vuole più saperne. Cosa posso fare?

Innanzitutto: niente paura, questo è un comportamento comune a molti cuccioli! L’idea che il cane sia fatto per ‘andare a passeggiare’ è fortemente inculcata nella nostra società umana europea, e a volte ci fa dimenticare che il cucciolo

  1. non ha idea di cosa significhi ‘andare a passeggiare’ e
  2. si trova sommerso in un mondo pieno di eventi, persone ed oggetti sconosciuti, misteriosi, e spesso spaventosi.

Il cucciolo che arriva a due mesi di vita nella nuova casa si ritrova da un momento all’altro lontano da tutto ciò che conosce e che gli da sicurezza: la mamma, i fratelli, gli allevatori, la sua cuccia. Tutto è nuovo, ed il rapporto di fiducia nei confronti della nuova famiglia deve ancora formarsi.

Nei primi giorni il piccolo prende pian piano confidenza con la sua nuova casa, gli odori, le persone, le routine giornaliere. Agli occhi del cucciolo questo è un intero mondo, pieno di angoli da scoprire e conquistare, e con ogni nuova esperienza il piccolo prende fiducia ed impara a sentirsi al sicuro nel suo nuovo regno.

Uscire dalla nuova casa per avventurarsi nel mondo esterno è nuovamente un altro grande, enorme passo! E la soglia di casa diviene spesso il limite invalicabile, il punto di non ritorno oltre il quale il cucciolo sente di allontanarsi dalla sicurezza di ciò che conosce.

Questa insicurezza si accentua spesso intorno ai tre-quattro mesi di vita, periodo nel quale un forte sviluppo del sistema nervoso rende il cucciolo particolarmente sensibile a stimoli esterni – si tratta questa della prima di una serie di ‘fasi della paura’ che il cane attraversa nei periodi dell’infanzia e della prima adolescenza. 

Come comportarsi? La regola più importante è: non forzare il cucciolo! Non tirare (mai!) al guinzaglio, e non lasciare mai e poi mai il cucciolo indietro per allontanarsi con il dire ‘prima o poi mi segue’ (pratica purtroppo spesso adottata). Si, il cucciolo ci seguirà, perché il suo istinto di sopravvivenza gli dice che restare indietro e staccarsi dal ‘branco’ equivale a morte certa. Ma la paura dell’ignoto non verrà superata e a questa si aggiungerà la consapevolezza di non poter contare sul suo nuovo partner sociale, il quale lo ha semplicemente abbandonato nel momento del bisogno.

Una soluzione meno traumatica e che spesso da ottimi risultati è prendere il cucciolo in braccio o metterlo in auto ed allontanarsi da casa per iniziare la passeggiata in un luogo più ‘neutro’ (spesso bastano poche centinaia di metri). La maggior parte dei cuccioli, una volta che ‘casa’ non è più in vista, riesce ad affrontare con più coraggio il mondo.

Anche è importante ricordare che le ‘passeggiate’ nei primi mesi di vita non si misurano in metri, ma in esperienze 😊: per un cucciolo di 8-12 settimane sono sufficienti camminate di poche centinaia di metri, ma ricche di interazioni con te e con il mondo!

 

3.
Il mio cucciolo morde come uno squalo! E anche con un ‘no’ secco non smette – ho un cane aggressivo?

Nelle prime settimane di vita il cucciolo impara a dosare il morso nell’interazione con i suoi fratelli e sorelle. Giocando e lottando assieme, scopre che mordere con forza eccessiva ha conseguenze negative (il compagno di giochi si lamenta e interrompe il gioco, oppure risponde a sua volta con un morso, il che fa male).

Questo processo è di fondamentale importanza nello sviluppo comportamentale del cucciolo, ed avviene (se tutto procede come previsto) prima che il cucciolo venga adottato dalla sua nuova famiglia. Una volta nella nuova casa il cucciolo deve però imparare ad interagire con i suoi nuovi partner umani, e questo include tra l’altro il comprendere che la pelle umana (ed i vestiti) sono molto meno resistenti della pelle dei suoi fratellini pelosi.

A circa 12-14 settimane inizia poi il cambio dei denti! I piccoli denti da latte cadono e lasciano il posto alla dentatura definitiva. In questa fase ogni cucciolo ha un bisogno estremo di mordere e masticare, per alleviare il dolore e il fastidio alle gengive.

Questa tendenza a mordere non ha niente a che vedere con aggressività, ma è il riflesso dello sviluppo naturale del cucciolo: arrabbiarci non ha senso, e un ‘no’ secco o una sgridata possono essere contraproduttivi.

Il consiglio classico resta anche il migliore: ogni qualvolta il piccolo more:

  • reagiamo con un urletto acuto (“aiiii!”)
  • interrompiamo l’interazione/il gioco
  • ed ignoriamo il cucciolo per alcuni secondi

Già provato, ma senza risultati?

  • Assicurati che il tuo piccolo abbia a disposizione giochi idonei per soddisfare il bisogno di mordere (rilassarsi nel kennel rosicchiando pelle di manzo essiccata o masticando un giocattolo in gomma o peluche è un ottimo modo per reindirizzare la necessità di mordere ed allenare la calma 😉)
  • Allenati a giocare assieme al cucciolo in modo costruttivo: utilizza un giocattolo per reindirizzare il morso e gioca a distanza ravvicinata. Inserisci pause e struttura ed insegna pian piano al cucciolo a lasciare andare il giocattolo per poi poterlo inseguire di nuovo. Assicurati di soddisfare il bisogno di interazione del cucciolo, ma mantieni la sequenza di gioco breve per evitare che il piccolo si sovrecciti e non riesca più a controllarsi.

Consiglio extra durante la fase di dentizione:

  • Un giocattolo apposito in gomma (ad esempio la linea cucciolo della Kong) tenuto una mezz’ora in congelatore dà al piccolo la possibilità di masticare a lungo mentre il freddo allieva il dolore alle gengive.

Con pazienza e coerenza aiuterai il cucciolo a superare la fase della dentizione, a imparare ad indirizzare il morso verso oggetti ‘permessi’ e a dosare la sua forza giocando assieme a te.

 

4.
Il mio cucciolo non fa la pipì fuori casa… posso portarlo un’ora a passeggio e niente, ma appena rientriamo ecco che subito la vescica si svuota! Che monello!

Come scritto sopra, lo sviluppo della vescica e il suo controllo si completano attorno ai 4-6 mesi di vita. Fino quel momento è nostro compito aiutare il cucciolo a fare i suoi bisogni fuori, ma incidenti (sempre più radi per fortuna!) possono capitare (e non sono ‘dispetti’ ma incidenti 😉).

Anche come scritto sopra, il mondo ‘fuori casa’ è per il cucciolo un’immensa fonte di stimoli, esperienze, sensazioni ed emozioni che lo lasciano eccitato, sorpreso, stupefatto o intimorito.

Per cuccioli e giovani cani è spesso difficile una volta fuori casa rilassarsi a sufficienza per poter sbrigare i bisogni fisiologici. Tutto ciò che annusano, vedono e sentono li agita e distrae al punto da non riuscire fisicamente a ‘lasciarsi andare’. Una volta rientrati nella sicurezza della casa, l’agitazione scema e le necessità fisiologiche prendono il loro corso… ahimè!

Importante è ovviamente comprendere che nessun cucciolo decide di fare pipì in casa per fare un dispetto – e anche un cucciolo che ha iniziato ad associare correttamente “pipì = fuori casa” non potrà evitare di avere incidenti se il mondo esterno lo rende troppo eccitato o insicuro. Qualsiasi forma di punizione o sgridata sarebbe dunque priva di significato ed andrebbe solo a frantumare il germoglio di rapporto che inizia a formarsi tra il giovane cane e il suo umano.

Quello che invece aiuta è ridurre la quantità di stimoli nella passeggiata quando vogliamo che il piccolo riesca a rilassarsi a sufficienza per andare ‘in bagno’. Dare tempo, creare routine, munirsi di pazienza, e ovviamente celebrare ogni ‘successo’, con la consapevolezza che il nostro cucciolo ha appena compiuto un piccolo grande passo nel suo sviluppo.

(continua a leggere...)