Collare o Pettorina? Miti e Fatti #4: La Pettorina è Nociva per la Salute

condotta pettorina salute Jun 29, 2022

Continua la serie di post legati al dilemma “collare o pettorina”… dopo aver analizzato i rischi che l’utilizzo del collare comporta per la salute del cane, oggi vorrei portare un po’ di chiarezza su un altro mito diffuso, che è quello che la pettorina sia nociva per la salute del cane.

Vero o falso? 😊 Iniziamo la ricerca!

Andiamo innanzitutto a vedere quali sono i diversi tipi di pettorina in commercio – eh sì, perché pettorina non è pettorina, e avendo a cuore la salute dei nostri pelosi è importante essere a conoscenza dei pro e dei contro dei diversi modelli.

Con pettorina si intende un’imbracatura in genere di stoffa o materiali sintetici più o meno imbottiti che viene indossata attorno alle zone del collo, delle spalle e del torso del cane. Sulla pettorina sono applicati uno o più anelli in metallo per il fissaggio del guinzaglio, e comunemente il guinzaglio viene fissato in passeggiata su un anello posto sul dorso del cane.

A seconda della forma dell’imbracatura e delle modalità di fissaggio si distinguono quattro ‘tipi’ principali di pettorina: ad-H, ad-X, norvegese, e antifuga.

La pettorina ad-H è formata da due anelli che avvolgono il cane all’altezza del collo e attorno al tronco. I due anelli sono collegati tra loro da una cinghia sternale nella parte inferiore e da una cinghia dorsale nella parte superiore. Sulla parte posteriore della cinghia dorsale si trova l’anello di fissaggio. L’aggiunta di una maniglia per il controllo del cane a breve distanza è facoltativo, così come un secondo anello sopra le scapole.

Il nome “ad-H” è dovuto alla forma della pettorina, che se guardata da sopra ricorda appunto la lettera H.

Un esempio di pettorina ad H è il modello FunRun die Grossenbacher:

 

La pettorina ad-X, anche detta scapolare o pettorina ‘step-in’, è formata da due (semi)circonferenze che cingono il cane sul collo e sotto le ascelle per andare a congiungersi sopra le scapole dove è fissato l’anello. Alcuni modelli sono anche provisti di una breve striscia sternale che congiunge gli anelli.

Il nome ‘step-in’ è dovuto al fatto che questa pettorina può essere infilata semplicemente ponendola a terra e lasciando che il cane ‘entri’ con le zampe anteriori tra i due anelli. La facilità nell’indossarla rende questa pettorina interessante per cani che non amano lasciarsi infilare materiale attorno alla testa. È anche una delle prime forme di pettorina messe in commercio.

Qui ad esempio il modello Vario Quick di Hunter:

La pettorina ‘norvegese’, assieme alla pettorina ad-H, è uno dei modelli oggigiorno più spesso utilizzati. Nella pettorina norvegese troviamo un anello che avvolge il cane attorno al tronco, al quale è fissato un semianello che cinge il cane davanti al petto.

Queste pettorine sono anche molto veloci da indossare, e a volte possono avere una banda più spessa e rigida sulla schiena e sono munite di maniglia trasversale sulla quale è fissato l’anello di fissaggio.

Un'esempio è il modello Color & Gray di K9:

Infine, la pettorina antifuga. Qui si tratta di una pettorina ad-H munita di un terzo anello che avvolge il cane in corrispondenza dell’addome. Questo modello è utilizzato per cani che si spaventano facilmente e che riescono a sfilarsi altri tipi di pettorina (o collare) muovendosi velocemente all’indietro.

Il modello Vario Support di Grossenbacher è un esempio di pettorina di sicurezza:

Vi sono altri tipi di pettorina sviluppati per usi specifici (come pettorine da tiro per cani da slitta), ma questi quattro tipi di base coprono la maggior parte dei prodotti disponibili sul mercato per l’uso quotidiano.

Cosa sappiamo dunque sull’effetto di queste pettorine sulla salute del cane?

Purtroppo, non vi sono ad oggi molti studi specifici che analizzano e confrontano i diversi modelli di pettorina. Studi effettuati su pettorine da cani da lavoro (ad esempio cani per non vedenti) dimostrano come la distribuzione della forza sulla pettorina sia più ampia che in un collare e resti vicina alle norme di sicurezza anche nei punti di maggior pressione, come attorno allo sterno, dove si registrano nello studio valore medi di 2N/cm2.

Tre studi negli ultimi anni hanno analizzato l’effetto di pettorine di uso comune (non per cani da lavoro) sui movimenti articolari del cane – soprattutto della spalla. Le pettorine utilizzate in questi studi erano per lo più di modello norvegese e ad-X, con l’eccezione di una pettorina ad-Y (via di mezzo tra forma ad-H e ad-X) nello studio di Lafuente e colleghi (2018) e di una pettorina ad-H utilizzata (su di un solo cane) nello studio di Pálya e colleghi (2022).

I risultati sono difficili da interpretare ma suggeriscono che diversi modelli di pettorina possono effettivamente alterare i movimenti di alcune articolazioni in camminata, ad esempio restringendo l’angolo di estensione della spalla, anche se non è chiaro se e quali siano le potenziali conseguenze a livello di salute. La difficoltà nell’interpretare i risultati è dovuta, tra l’altro, al fatto che l’alterazione dei movimenti inizia non appena il cane è attaccato al guinzaglio, indipendentemente dalla pettorina utilizzata.

La scelta del modello – e soprattutto della pettorina adatta al singolo cane – appare essere il fattore centrale. Non vi è ‘la pettorina perfetta’, ma solo la pettorina più adatta al tuo cane.

Che significa tutto questo per il mio cane?

La pettorina sembra essere un ottimo strumento di conduzione che mi permette di evitare i rischi di danni a collo, gola, e occhi legati all’utilizzo del collare. La pressione esercitata sul corpo è meglio distribuita, anche se la zona attorno allo sterno, per lo meno per pettorine di cani da lavoro (simili a pettorine ‘norvegesi’ nella costruzione anteriore) resta un punto potenzialmente compromesso.

Importante è notare che la pettorina, indipendentemente dal modello, rischia di influire sui movimenti del cane in camminata, e qui il rischio maggiore è che le cinghie frontali limitino i movimenti della spalla.

Ciò che imparo da questa ricerca è che la pettorina ideale dovrebbe essere di forma e grandezza adatta alla… forma e grandezza del mio cane! In particolare:

  • Le cinghie dovrebbero essere abbastanza larghe e imbottite da distribuire la pressione in modo ampio – soprattutto nella zona dello sterno –, ma senza andare a creare costrizione nei movimenti o punti di sfregamento sotto le ascelle.
  • L’articolazione della spalla deve restare libera quanto possibile nel movimento: nessuna cinghia deve appoggiare sopra l’articolazione e nessuna cinghia deve strusciare sotto le ascelle.

Una pettorina ad-H che sia facilmente aggiustabile nei diversi elementi offre per me una buona soluzione (per Vina utilizzo con successo i modelli di Grossenbacher (disclaimer: non ho alcun interesse commerciale al riguardo).

Oltre a fare attenzione che la spalla e l’ascella restino libere, e che le cinghie siano abbastanza larghe e un poco imbottite, nella scelta faccio attenzione che l’anello posteriore si trovi prima della fine della cassa toracica – per non creare pressione sulle parti molli dell’addome – e che l’incrocio tra l’anello anteriore e la cinghia sternale si trovi esattamente sull’osso dello sterno – per non spingere sulla zona delicata del collo.

É importante verificare che non vi siano sfregamenti sotto le ascelle e che la spalla resti libera anche quando il gomito è piegato (foto sotto) o la spalla in estensione (foto sopra). 

Con questa pettorina mi sento tranquilla anche nel condurre Vina con un guinzaglio semi-lungo o lungo (3-5m) anche in estese passeggiate, mentre esploriamo il mondo assieme 😊

Ovviamente – indipendentemente dal modello di pettorina scelto – vale il principio chiave che il modo migliore per salvaguardare la salute del tuo cane è quello di insegnargli a camminare al guinzaglio senza tirare!

A presto!

Elena & Vina – AnimaTeam