Collare o Pettorina? Miti e Fatti #1: Con la Pettorina il Cane Tira di Più

comunicazione condotta educazione salute Feb 15, 2022

Cuccioli o adulti, cani ben educati o modelli ‘trattori’: quella della scelta tra ‘collare o pettorina’ è una delle domande che clienti, amici, conoscenti o semplicemente persone incontrate casualmente per strada mi pongono più frequentemente. È questa anche una domanda che da anni è fonte di accesi ed apparentemente infiniti dibattiti tra cinofili e pseudo-tali. 

La maggior parte dei nostri cani passano una grande porzione della loro vita ‘fuori porta’ (o fuori giardino) al guinzaglio. La scelta dello strumento di conduzione è dunque una decisione che riguarda – con poche eccezioni – ogni binomio uomo-cane e che ha conseguenze pratiche e rilevanti nella routine quotidiana.

Piccola parentesi: la decisione dello strumento di conduzione non si conclude con il dilemma “collare o pettorina”, ma ovviamente include e preclude la scelta del guinzaglio adatto. In effetti, il tipo di collare o pettorina andrebbe sempre valutato in combinazione con il guinzaglio scelto. E questa combinazione a sua volta va basata su fattori quali livello di educazione, carattere e caratteristiche di comportamento di cane e uomo, eventuali problemi di salute, scopo dell’uscita (visita ad amici, passeggiata, allenamento sportivo, educazione, etc.) e contesto nel quale ci si muove (campagna, città, luogo pubblico, campo di addestramento, etc.).

Detto ciò, lo scopo di questo articolo è portare un poco di chiarezza su alcuni miti associati all’utilizzo di collare vs. pettorina. L’articolo è diviso in 5 parti, nelle quali le seguenti affermazioni vengono analizzate e discusse:

#1 Con la pettorina il cane tira di più.

#2 Con il collare il cane ‘sente’ e risponde meglio agli impulsi del conduttore.

#3 Il collare è nocivo per la salute.

#4 La pettorina è nociva per la salute.

#5 Strumenti ‘speciali’ come Moxon e Halti aiutano a gestire cani ‘trattori’ e facilitano l’insegnamento della condotta.

A partire da oggi e nei prossimi mesi andremo a guardare queste affermazioni da vicino, una alla volta. Vista la moltitudine di voci discordanti su questo tema, e il proliferare di addestratori e ‘sussurratori’ cinofili che difendono aspramente l’una o l’altra posizione, cercherò di basare il testo non solo sulla mia esperienza ma anche e soprattutto sulle recenti fonti scientifiche disponibili, ossia sui fatti finora accertati da studi in scienze veterinarie.

Anche così, le informazioni in questo articolo non sono da intendere come ‘verità’, ma quale base per lo sviluppo di una più ampia riflessione sulla scelta dei diversi strumenti di conduzione. 😊 A questo proposito vi invito dopo la lettura a lasciare un commento nella rubrica qui sotto: riflessioni, domande o critiche – ogni opinione che sia espressa con rispetto e voglia di scoprire assieme è benvenuta. Buona lettura!

 

#1 Con la pettorina il cane tira di più

Sicuramente uno degli argomenti più spesso utilizzati dai fautori del collare è che un cane che già di suo tira al guinzaglio, tenderà a tirare maggiormente con la pettorina. Questo perché la pettorina permette al cane di esercitare più forza spingendo con l’intero corpo, e perché – a differenza del collare – con la pettorina anche tirando il cane non prova né dolore né senso di soffocamento, che servirebbero da deterrenti, e può dunque spingere ad oltranza.

Premesso che se abbiamo un cane che tira al guinzaglio sarebbe bene lavorare sulla condotta e la comunicazione anziché preoccuparci di quale strumento permetta al cane di esercitare più o meno forza, è comunque interessante chiedersi quanto vi sia di vero in questa credenza spesso tramandata in modo aneddotico. In uno studio pubblicato pochi mesi fa (settembre 2021), un gruppo di ricercatori delle Università di Queensland and Newcastle (in Australia) e Lincoln (in UK) ha cercato di rispondere a questa domanda analizzando e confrontando il comportamento di 52 cani, che venivano indotti a tirare al guinzaglio mentre indossavano un collare o una pettorina.

Per indurli a tirare i ricercatori avevano fissato il guinzaglio ad una parete e poi mostrato ai cani del cibo o un giocattolo, posti appena fuori dalla portata del guinzaglio (sì, un’idea piuttosto ‘cattiva’, ma al termine dell’esperimento ogni cane veniva premiato con il cibo/il giocattolo agognato 😉 l’esperimento era stato approvato dalla commissione etica veterinaria dell’Università di Queensland).

I 52 cuccioloni erano provenienti da un canile in Queensland, Australia, ed erano stati valutati come aventi una moderata o cattiva condotta al guinzaglio – ossia si tratta di cani che tendevano già di loro a tirare. I risultati dello studio danno parziale supporto alla nostra ipotesi: quando fissati alla pettorina, e posti di fronte al cibo, i cani tiravano più forte e più a lungo rispetto a quando fissati al collare. Interessante: l’effetto era visibile solo in presenza di cibo. Quando attratti con un giocattolo, non vi era alcuna differenza tra pettorina e collare.

La pertinenza dei risultati va interpretata nel contesto dello studio: nella prova i cani non stavano camminando assieme ad un umano, ma tenuti in una stanza ed indotti esplicitamente a tirare. I risultati mostrano che la pettorina permette al cane di tirare con più forza e più a lungo – almeno con un certo tipo di stimoli di importanza primaria come il cibo. Il risultato non è particolarmente sorprendente e corrisponde al senso comune, non per niente cani da traino o slitta vengono preparati con un’imbracatura simile ad una pettorina, e lo stesso è vero per persone che devono sollevare o tirare pesi.

Ma attenzione: Questo non significa che passeggiando con la pettorina il cane svilupperà una condotta al guinzaglio peggiore! La decisione se tirare o meno (che è alla base della condotta al guinzaglio) si basa sul rapporto uomo-cane e sulla qualità dell’educazione. Nel caso però in cui il cane, per un motivo o per l’altro, decida di tirare, allora si, la pettorina sembra permettere al cane di esercitare di una forza maggiore.

Un ulteriore risultato dello studio, che risulta più inaspettato e interessante riguarda l’orientamento dei cani verso il ricercatore presente nella stanza. Gli autori riportano che quando assicurati alla pettorina, i cani tendevano a voltarsi e guardare più spesso verso la persona presente.

Cosa significa? Una possibile interpretazione (proposta dagli autori della ricerca) è che la pettorina, non causando soffocamento e malessere (a differenza del collare), permette al cane anche in un momento di stress (ossia mentre sta tirando per raggiungere il cibo) di mantenere una mente più ‘lucida’ e restare aperto mentalmente a strategie alternative – ad esempio cercando la comunicazione con l’umano che ha accanto. Un’altra possibile spiegazione è che il collare, bloccando fisicamente il collo quando in trazione, non permette al cane di girare la testa di lato verso la persona presente. 

Conclusione?

Il primo mito sembra trovare parziale supporto nella ricerca: con la pettorina il cane riesce a tirare più forte e più a lungo, il che non vuol dire che tenda a tirare più spesso in passeggiata, solo che – se tira – tira più forte.

Allo stesso tempo la pettorina sembra facilitare la comunicazione tra uomo e cane, permettendo al cane di orientarsi più spesso verso il suo umano in una situazione di stress. Nella ‘vita reale’ l’orientamento verso l’umano è il passo più importante per superare assieme situazioni difficili: se alla vista di un altro cane, un gatto o un passante dall’aspetto ‘sospetto’, il mio cane riesce a distogliere lo sguardo dal ‘nemico’ e voltarsi a guardarmi, ho la possibilità di comunicare con lui e, ad esempio, proporgli una soluzione alternativa (come sedersi, allontanarsi dalla fonte di stress, o iniziare assieme a me un gioco). Inoltre, già il semplice atto di distogliere lo sguardo dalla fonte di stress aiuta a ritrovare un poco di calma interiore e – nel caso di conflitto tra cani – serve anche da segnale calmante nei confronti dell’altro cane.

I due risultati di questo studio vanno dunque riflettuti in contesto: da un lato la pettorina permette di esercitare una maggiore trazione, dall’altra il collare sembra ostacolare i movimenti del collo del cane rendendo più difficile il distogliere lo sguardo dalla fonte di stress l’orientarsi verso l’umano al suo fianco.

Qual è la tua esperienza in proposito? E quali conclusioni puoi trarre tu da questa prima riflessione? Commenta qui sotto, e la settimana prossima andremo ad analizzare un secondo mito, ossia l’affermazione (diffusa) che il collare permetta una migliore comunicazione tra conduttore e cane, facilitando il passeggiare assieme.

Alla prossimo articolo!

Elena & Vina – AnimaTeam